Il compenso amministratore variabile in base agli utili è una soluzione sempre più utilizzata nelle società per remunerare in modo flessibile e strategico i componenti del Consiglio di amministrazione. Questa forma di compenso non solo riflette l’andamento economico dell’impresa, ma può offrire significativi vantaggi fiscali, se correttamente pianificata.

Dal punto di vista tributario, il compenso all’amministratore è deducibile dal reddito d’impresa solo se conforme al principio di inerenza. Ciò significa che deve esserci coerenza tra l’entità del compenso e i risultati economici della società. Quando il compenso amministratore è variabile in base agli utili, questa coerenza è implicita, ma va comunque dimostrata con una documentazione adeguata.

Un’importante pronuncia della Cassazione (ordinanza n. 1051/2025) ha confermato che il compenso può essere dedotto anche in assenza di parametri fissi, purché proporzionato alle performance aziendali. In mancanza di prove specifiche di abuso, l’Agenzia delle Entrate non può contestarne la congruità.

Compenso variabile e welfare aziendale: doppio beneficio fiscale

Una tendenza crescente tra le società è quella di integrare il compenso amministratore variabile con strumenti di welfare aziendale. Secondo l’Agenzia delle Entrate (interpello n. 954-1417/2016), è possibile estendere il welfare anche agli amministratori, a condizione che i loro compensi siano assimilabili a quelli da lavoro dipendente.

Il vantaggio? I beni e servizi erogati nell’ambito del welfare sono fiscalmente esenti per l’amministratore e deducibili per la società, rendendo il piano retributivo ancora più efficiente.

Requisiti da rispettare per evitare sanzioni

Per beneficiare dei vantaggi fiscali legati al compenso amministratore variabile in base agli utili e al welfare, è fondamentale rispettare precisi requisiti:

Eventuali errori o leggerezze possono portare a rilievi fiscali, sanzioni e perdita dei benefici.

Conclusione: una strategia fiscale moderna e sostenibile

Il compenso amministratore variabile in base agli utili, integrato da un piano di welfare ben strutturato, rappresenta una leva fondamentale per una pianificazione fiscale trasparente, efficiente e sostenibile. La recente giurisprudenza rafforza la posizione delle imprese virtuose, premiando chi adotta criteri aziendalistici chiari e documentati.

In un contesto sempre più attento all’ottimizzazione fiscale, questa soluzione consente di equilibrare remunerazione e performance, riducendo al contempo il carico fiscale complessivo, nel pieno rispetto delle regole.