La Legge di Bilancio 2019 prevede l’aumento fino a 1.500 euro per il triennio 2019-2021 del bonus nido per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati o per la realizzazione di forme di supporto a domicilio nel caso di bambini al di sotto dei 3 anni, affetti da gravi patologie croniche.
Il bonus sarà dunque corrisposto dall’INPS su richiesta del genitore, nella misura massima di 1.500 euro annui, suddivise in 11 mensilità d’importo massimo di 136 euro.
La Legge di Bilancio 2019 ha provveduto anche a stanziare le risorse utili a confermare, per i nati nel 2019, il bonus bebè per il solo primo anno di vita o di adozione del bambino.
Bonus nido
Il bonus nido spetta ai soggetti cittadini italiani o stranieri residenti in Italia, genitori di un bambino nato o adottato dal 1° gennaio 2016. Nel caso di cittadini extracomunitari è necessario che si tratti di soggetti in possesso di:
- carta di soggiorno per familiare di cittadino dell’Unione europea (italiano o comunitario) non avente la cittadinanza di uno Stato membro;
- carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato Membro;
- permesso di soggiorno di lungo periodo;
- status di rifugiato politico o protezione sussidiaria.
Il genitore richiedente deve essere anche colui che ha pagato la retta dell’asilo.
Al riguardo, va evidenziato che deve trattarsi di asili nido privati autorizzati all’apertura e al funzionamento da parte dell’Ente locale competente, a seguito della verifica del rispetto di tutti i requisiti tecnico-strutturali, igienico-sanitari, pedagogici e di qualità previsti dalle vigenti normative nazionali e locali ai fini dello svolgimento del servizio educativo di asilo nido.
Sono pertanto escluse dal rimborso le spese sostenute per i servizi educativi integrativi all’asilo nido (es. ludoteche, spazi gioco, spazi baby, pre-scuola, etc.).
Alle istanze, presentate annualmente, deve essere allegata la documentazione probante il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza per cui si richiede il beneficio.
Il contributo mensile erogato dall’INPS non può eccedere la spesa effettivamente sostenuta per il pagamento della retta: nella domanda il richiedente deve indicare le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica compresi tra gennaio e dicembre di ciascun anno per le quali intende ottenere il beneficio.
In ogni caso il rimborso avviene solo a seguito dell’invio della ricevuta di pagamento delle rette che, per i mesi successivi al primo, dovranno essere allegate entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre il 31 gennaio 2019. Per i frequentanti asili nido pubblici che emettano i bollettini di pagamento dell’ultimo trimestre oltre tale data, la documentazione di spesa potrà essere allegata entro e non oltre il 1° aprile dell’anno successivo.
Per agevolare i genitori nella trasmissione della ricevuta di pagamento l’app INPS Mobile è stata integrata con una funzionalità innovativa che consente di allegare una semplice fotografia dell’attestazione di pagamento dell’asilo tramite smartphone o tablet.
Qualora la domanda sia rivolta al rimborso di spese sostenute per forme di supporto presso la propria abitazione, la stessa deve essere presentata esclusivamente dal genitore convivente con il minore e contenere l’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta che indichi:
- i dati anagrafici del minore (data di nascita, città, indirizzo e n. civico di residenza dello stesso);
- l’impossibilità di frequentare l’asilo nido per l’intero anno solare di riferimento, in ragione di una grave patologia cronica.
Bonus bebè
Il bonus bebè viene erogato dall’INPS con periodicità mensile, a partire dalla data di nascita o di adozione del bambino in misura pari a:
- 80 euro al mese in presenza di una condizione economica ai fini ISEE non superiore a 25mila euro annui;
- 160 euro al mese, nel caso in cui l’indicatore della situazione economica equivalente non è superiore a 7.000 euro annui.
L’agevolazione spetta fino al compimento del primo anno di età del bambino.
Per l’affidamento temporaneo di minore nato o adottato, l’assegno spetta a decorrere dal mese di emanazione del provvedimento del Giudice o del provvedimento dei servizi sociali reso esecutivo dal Giudice tutelare.
Il bonus bebè spetta anche agli stranieri titolari dei seguenti permessi:
- carta di soggiorno per familiare di cittadino dell’Unione europea (italiano o comunitario) non avente la cittadinanza di uno Stato membro;
- carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato Membro.